YoVo#5 è la quinta mostra di YoungVolcano, progetto della RizzutoGallery pensato per sostenere e promuovere gli artisti emergenti siciliani e i futuri professionisti del settore.
Protagonisti di questo quinto appuntamento espositivo sono: Angelo Crazyone (Caltanissetta, 1990), Arjuna Foti (Palermo, 1996), Gummy Gue (Catania, 1986), Andrea Mangione (Catania, 1986), Gianluca Monaco (Catania, 1992).
YoVo#5 avrà per la prima volta un’immagine grafica coordinata creata da Aurora Insinga (Messina, 2000), Biagio Lombardo (Caltanissetta, 1999) e Silvia Vannini Parenti (Palermo, 2000), giovani graphic designer dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, formatisi sotto la guida dei professori Fausto Di Gristina e Giovanni Zuccarello.
Angelo Crazyone, diplomato in graphic design all’Accademia di Belle Arti di Palermo, nel 2003 inizia la sua attività artistica distinguendosi come enfant prodige del writing. Rompendo gli schemi e le prerogative proprie della Street Art, contrappone minuzia tecnica ed estrema concentrazione, sviluppando una visione più matura e completa. Con la sua personale tecnica che prevede un uso sapiente dello stencil, attraverso un retino grafico scompone i suoi soggetti in tratteggi, segni, forme geometriche che si andranno a ricostruire nella visione di insieme.
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Arjuna Foti, fumettista freelance nasce a Palermo nel 1996. Come disegnatore si forma prevalentemente da autodidatta, sviluppando un rapporto con la figura molto radicato nella grafica, con una predilezione per tutto ciò che ruota attorno al concetto di narrazione per immagini. Oggi è all’opera su progetti più tradizionali, ma nelle ultime tavole – menzione speciale durante Lucca Comics 2021 – la sua attenzione si rivolge soprattutto alle atmosfere, delineando una ricerca sul fumetto in quanto esperienza visuale. Sequenze di immagini che colpiscono senza la mediazione della parola.
https://www.instagram.com/arjunafoti
Gummy Gue (Marco Mangione) è un artista che lavora principalmente nello spazio pubblico. Conosce l’ambiente del graffiti writing nei primi anni 2000, indagando e sperimentando le possibilità espressive che lo porteranno all’arte urbana contemporanea. La sua ricerca verte su un sistema di codici formali che segue una certa logica, un linguaggio dei segni che ha le sue regole e i suoi canali di riferimento. Una grammatica personale che si esprime in una visione sospesa, per suggerire universi possibili attraverso una figurazione che rasenta l’astrazione, una ricerca iniziata con personaggi iconici che hanno accompagnato l’artista fin dall’inizio del suo percorso. La scomposizione degli elementi è il risultato di una ricerca di sintesi che tende a mostrare vibrazioni positive tese alla rappresentazione di uno spazio flessibile, in un dialogo aperto con l’architettura e l’ambiente.
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Il lavoro di Andrea Mangione è un’esplorazione intuitiva della memoria e della sensazione. Utilizzando metodi tradizionali di pittura e disegno, tecniche digitali e animazioni, realizza immagini che mostrano una realtà filtrata e interiorizzata, attraverso la rappresentazione di elementi riconoscibili che assumono un aspetto prevalentemente evocativo. Collabora con il fratello Marco al progetto Gummy Gue, partecipando attivamente alla realizzazione di opere nello spazio pubblico.
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La ricerca di Gianluca Monaco si pone all’incrocio tra design, arte e tecnologia. Come designer tende a osservare, interrogare e trasformare gli input in output. Per natura tende a evitare le etichette, a eludere i confini, a sfidare le aspettative standard e gli obiettivi medi. Anche se molti dei suoi progetti riguardano la tecnologia, la ignora quando è ridondante, quando disabilita il pensiero critico, quando offre l’opportunità di essere passivo e pigro.
“Mi piace scrivere codici tanto quanto eseguire manualmente azioni che dovrebbero essere eseguite da una macchina. Inoltre, mi piace usare il linguaggio – in un senso più ampio – come strumento per inquadrare, descrivere, spiegare, intrattenere, comprendere, riflettere, distorcere, suggerire, rilasciare, evocare, potenziare, controllare.”
YoVo # 5 is the fifth exhibition of YoungVolcano, a RizzutoGallery project designed to support and promote emerging Sicilian artists and future professionals in the sector.
The protagonists of this fifth exhibition are: Angelo Crazyone (Caltanissetta, 1990), Arjuna Foti (Palermo, 1996), Gummy Gue (Catania, 1986), Andrea Mangione (Catania, 1986), Gianluca Monaco (Catania, 1992).
YoVo # 5 will have for the first time a coordinated graphic image created by Aurora Insinga (Messina, 2000), Biagio Lombardo (Caltanissetta, 1999) and Silvia Vannini Parenti (Palermo, 2000), young graphic designers from the Academy of Fine Arts of Palermo, formed under the guidance of professors Fausto Di Gristina and Giovanni Zuccarello.
Angelo Crazyone, graduated in graphic design at the Academy of Fine Arts in Palermo, began his artistic career in 2003, distinguishing himself as an enfant prodige of writing. Breaking the patterns and prerogatives of Street Art, he contrasts technical detail and extreme concentration, developing a more mature and complete vision. With his personal technique that involves a skilful use of the stencil, through a graphic screen he breaks down his subjects into hatches, signs, geometric shapes that will be reconstructed in the overall vision.
https://www.instagram.com/angelocrazyone
Arjuna Foti, freelance cartoonist was born in Palermo in 1996. As a designer he mainly trained as a self-taught artist, developing a relationship with the figure deeply rooted in graphics, with a predilection for everything that revolves around the concept of narration in images. Today he is working on more traditional projects, but in the latest tables – special mention during Lucca Comics 2021 – his attention is directed above all to the atmosphere, outlining a research on comics as a visual experience. Sequences of images that strike without the mediation of the word.
https://www.instagram.com/arjunafoti
Gummy Gue (Marco Mangione) is an artist who works mainly in the public space. He knows the graffiti writing environment in the early 2000s, investigating and experimenting the expressive possibilities that will lead him to contemporary urban art. His research focuses on a system of formal codes that follows a certain logic, a sign language that has its own rules and channels of reference. A personal grammar that is expressed in a suspended vision, to suggest possible universes through a figuration that borders on abstraction, a research that began with iconic characters who have accompanied the artist from the beginning of his career. The decomposition of the elements is the result of a search for synthesis that tends to show positive vibrations aimed at the representation of a flexible space, in an open dialogue with the architecture and the environment.
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Andrea Mangione‘s work is an intuitive exploration of memory and sensation. Using traditional methods of painting and drawing, digital techniques and animations, he creates images that show a filtered and internalized reality, through the representation of recognizable elements that assume a predominantly evocative aspect. He collaborates with his brother Marco on the Gummy Gue project, actively participating in the creation of works in the public space.
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Gianluca Monaco‘s research is at the intersection of design, art and technology. As a designer he tends to observe, interrogate and transform inputs into outputs. By nature he tends to avoid labels, evade boundaries, defy standard expectations and average goals. Although many of his projects involve technology, he ignores it when it is redundant, when it disables critical thinking, when it offers the opportunity to be passive and lazy.
“I like to write code as much as I like to manually perform actions that should be performed by a machine. Furthermore, I like to use language – in a broader sense – as a tool to frame, describe, explain, entertain, understand, reflect, distort, suggest, release, evoke, empower, control. ”
http://gianlucamonaco.com