
Hit! SUPER-MICRO ART-FAIR
Fiera d’Arte nomade, condivisa, esotica, sostenibile e piccolissima.
L’idea di Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto della RizzutoGallery di Palermo è quella di un format espositivo, simile ad una fiera d’arte, in cui gallerie private invitano ed ospitano nei propri spazi gallerie di altre città, in modo totalmente gratuito.
Nasce così Hit! la fiera d’Arte nomade, condivisa, esotica, sostenibile e piccolissima.
Hit! è la Micro-Fiera dove gallerie ospitanti (host) invitano gratuitamente nei propri spazi altre gallerie.
In Hit! la scelta delle gallerie invitate si basa sul rapporto di stima reciproco e su un riconosciuto lavoro di qualità.
In virtù di ciò, alle gallerie invitate viene lasciata massima libertà di scelta in termini di linea espositiva e ciascuno potrà presentare in mostra ciò che riterrà più opportuno.
SOSTENIBILE
Hit! è sostenibile, la partecipazione è gratuita, l’host nulla richiede in termini economici alle gallerie invitate.
L’accesso dei visitatori ad Hit! è anch’esso gratuito.
CONDIVISA
Hit! è condivisa; ciascuna galleria partecipante potrà liberamente decidere di organizzare Hit! nei propri spazi – se, come e quando vorrà – ricambiando l’invito all’host e ospitando anche altre gallerie.
Anche queste, a loro volta, potranno decidere di condividere i propri spazi con altre gallerie, innescando un effetto domino che potrebbe far diffondere Hit! a macchia di leopardo sul territorio nazionale e anche oltre.
NOMADE
In questa ottica, Hit! si preannuncia una fiera nomade con sedi e date sempre diverse, in funzione delle gallerie ospitanti dove i territori diventano protagonisti tanto quanto le gallerie e gli artisti.
ESOTICA
Hit! è esotica perché nasce a Palermo e perché si svolgerà, di volta in volta, in regioni lontane e diverse.
Flessibile e agile, Hit! avvicina l’arte contemporanea al pubblico delle diverse città con la proposta di gallerie esterne al territorio, provenienti potenzialmente da ogni parte del mondo.
TRASVERSALE
Hit! è un progetto trasversale il cui intento è quello di fare mercato con l’arte in modo sostenibile, snello e perché no anche divertente.
Alla luce della qualità delle gallerie partecipanti, il contributo culturale e sociale per le città e per i visitatori sarà conseguenza inevitabile.